Che ne dite di fare un gioco con me?
E poi le stampiamo e le appendiamo tutte in libreria!
Buon divertrimento
Questa è la copertina... e questa è la mia storia
La
storia che vi voglio raccontare è magica, per cui se non credete
alla magia smettete pure di leggerla, e cercate un altro racconto...
questo non fa per voi!
Al
contrario se la magia vi fa venire i brividini e le orecchie a punta
per la curiosità... avete trovato la storia giusta.
Mettetevi
quindi comodi e cominciamo la nostra narrazione.
La
luna di Giacomo
C'era
una volta una splendida cittadina che sorgeva sulla vetta del Monte
Tituno. Il monte era molto alto, talmente alto che nessuno osava
scalarlo e chi ci abitava non aveva nessuna voglia di scendere.
Lo
so, lo so cosa vi state chiedendo! Ovviamente se era sorta una città
sulla punta del monte qualcuno doveva averla costruita e quindi
doveva essere salito sulla cima... E invece no! Perché il Monte
Tituno inizialmente era un'immensa pianura. Una notte però successe
qualcosa... Qualcosa di magico... Ve lo avevo detto che era una
storia magica! Fu così che la mattina gli abitanti della città si
ritrovarono a 100.000 km di altitudine, e quando dico 100.000 km so
benissimo che le montagne non si misurano i km ma in metri ma quella
era talmente alta che la misuravano in km.
Comunque
torniamo alla nostra storia! Voi penserete chissà che spavento per i
poveri abitanti della città. E invece no, perchè ad Aigam, così si
chiamava la cittadina, si viveva talmente bene che nessun abitante si
era mai allontanato, e quindi che fosse a 5 metri o a 100.000 km
poco importava.
Ad
Aigam crescevano i frutti più gustosi, la verdura era buona ed
abbondante, il lavoro non mancava a nessuno e tutti i giorni era un
giorno di festa.
Ad
Aigam non c'erano animali feroci, e perfino le zanzare non pungevano
ma succhiavano il nettare dei fiori. Aigam era veramente un posto...
magico.
Ma
la storia che vi voglio raccontare non riguarda Aigam ma una piccola
famigliola che la abitava: la famiglia Carpetta.
Il
signor Carpetta era un abile falegname, in mano a lui il legno
prendeva vita e si trasformava in splendidi mobili, raffinate statue,
meravigliose sculture. Insomma il signor Carpetta era proprio un
artista.
La
signora Carpetta non era da meno. Aveva un piccolo negozio di fiori
che inondavano con il loro profumo tutti i dintorni. Le sue
composizioni non avevano eguali, i colori che sceglieva, gli
abbinamenti che faceva, erano unici. Insomma la signora Carpetta era
proprio un' artista.
Il
signor e la signora Carpetta avevano un figlio che all'epoca della
trasformazione della pianura in montagna aveva pochi anni, il suo
nome era Giacomo.
Giacomo
come tutti i bambini andava a scuola, giocava nel parco d'estate e
faceva bellissimi pupazzi di neve d'inverno, mangiava le castagne in
autunno e si arrampicava sugli alberi in primavera. Insomma era un
bambino normale... o quasi.
Perché
Giacomo era... bravi avete indovinato!! Giacomo era proprio magico!
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